Grazie alla statalizzazione (per ora delle prime due classi) il liceo rimarrà aperto, vivo e, finalmente, proiettato verso il futuro.
Di Andrea Fratti
“Per arrivare
all’alba non c’è altra via che la notte”: per capire la buia
estate della scuola di Palagano, partiamo da una citazione, che rende
bene l’idea di quanto accaduto ultimamente. Sono serviti, infatti,
mesi di grandi patimenti, rincorse, voci contrastanti ed importanti
decisioni, perchè Settembre si aprisse con importanti risposte e,
soprattutto, con alcune fondamentali certezze, che ci permettono di
fare il punto sulla situazione del Liceo ‘Maria Immacolata’.
Cercando di
fugare ogni dubbio, riportiamo sinteticamente quanto è successo e,
in modo particolare, quanto succederà alla nostra storica scuola
paesana.
La notizia più
rilevante è che il liceo locale rimarrà aperto, vivo e, finalmente,
proiettato verso il futuro.
Questo
rappresenta un traguardo miracoloso, soprattutto alla luce delle
modalità e delle tempistiche in cui è stato raggiunto; si è
trattato di un salvataggio vero e proprio, in cui le istituzioni
hanno avuto un ruolo decisivo (dal Comune alla Regione). Senza
entrare nel merito delle condizioni economiche dell’Istituto, della
sua storia pregressa e della vicenda legata ai contributi cessati,
basti sapere che, all’inizio di luglio, le possibilità concrete
parevano essere: chiusura immediata o chiusura dopo l’ultimo anno
scolastico garantito. Una prospettiva disarmante, soprattutto a
fronte dell’importante rinnovamento degli ultimi anni, che ha
portato ad un sostanziale incremento degli iscritti.
Dopo incontri,
riunioni, progetti, richieste e preghiere, si è formato un fronte
istituzionale deciso a preservare un istituto di riconosciuta qualità
a livello nazionale, un pezzo di storia dei nostri paesi,
un’opportunità d’oro per tutti i ragazzi ed anche un’azienda
capace di muovere, ogni giorno, oltre un centinaio di persone, tra
studenti, genitori, professori e dipendenti.
Questo recupero
in extremis aprirà, ora, un nuovo ciclo: il Liceo, infatti, inizierà
un percorso di statalizzazione, che, già dall’anno scolastico
2014-2015, coinvolgerà le classi prima e seconda. Quando le attuali
terza, quarta e quinta concluderanno il loro iter nel ‘vecchio’
istituto paritario, la statalizzazione entrerà a regime completo,
diventando pienamente sede distaccata dell’Istituto ‘A.F.
Formiggini’.
Nel nuovo corso
statalizzato, l’indirizzo scolastico sarà quello
Economico-Sociale, con il mantenimento dell’insegnamento di due
lingue straniere (inglese e spagnolo), oltre all’inserimento di un
completamento di tedesco.
Non si sentirà
più parlare di rette e di parità, con la speranza che, superato
pure l’ostacolo economico, le famiglie locali possano valutare e
riconoscere il valore di ciò che si trova a portata di mano, prima
di cercare a km di distanza.
La Cooperativa
Scolastica rimarrà viva, lavorando per condurre al diploma queste
ultime tre classi paritarie e, contemporaneamente, per creare corsi
pomeridiani, iniziative, attività culturali volte ad arricchire la
formazione degli studenti, dando continuità al modo unico di
accompagnare e seguire i ragazzi. Sostegno, vicinanza, interesse ed
aiuto serviranno ancora (e forse ora più che mai), per far sì che
questa transizione possa avvenire nel migliore dei modi, contribuendo
affinchè il nuovo capitolo della storia della scuola (e dei nostri
paesi) sia scritto fittamente e non corra più il rischio di aprirsi
tra scarabocchi e pagine bianche.
Ecco, quindi, la
cronaca sintetica di una fredda estate, vissuta con la celata
speranza che “nessuna notte sia così lunga da impedire al sole di
risorgere”…
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