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lunedì 3 novembre 2014

CITTADINANZA ONORARIA ALL'AVVOCATO ANDREA SPERANZONI


Di Patrizia Dignatici

Domenica 26 ottobre, a Palagano si sono chiuse ufficialmente le celebrazioni del 70esimo anniversario della strage di Monchio, Costrignano, Susano e Savoniero. La scelta di chiudere gli eventi nel capoluogo è nata dall'esigenza di coinvolgere sempre più tutto il territorio in queste occasioni di memoria collettiva.
L'Amministrazione comunale ha scelto quest'occasione per il conferimento della cittadinanza onoraria all'avvocato Andrea Speranzoni che, dal 2008, in qualità di difensore di parte civile, ha assistito numerosi familiari delle vittime, Enti pubblici territoriali e l’A.N.P.I. nei processi celebratisi dopo la scoperta del cosiddetto “Armadio della vergogna”, davanti al Tribunale Militare della Spezia, al Tribunale Militare di Verona e alla Corte Militare di Appello di Roma per le stragi di civili avvenute in Italia nel 1944.
Alle ore 9,30 la cerimonia ha avuto inizio alla presenza dei familiari delle vittime della strage del 18 marzo 1944, dell'onorevole Matteo Richetti, del neoeletto presidente della provincia  Maria Costi, del consigliere regionale Luciana Serri, dei sindaci e rappresentanti di comuni della provincia, dei rappresentanti dell'Accademia Militare di Modena, della Prefettura, dell'Arma dei carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia municipale, degli Alpini e dei volontari di numerose associazioni del territorio.
Dopo il saluto del sindaco Fabio Braglia, hanno preso la parola le diverse autorità per esprimere in modo unanime l'apprezzamento per il prezioso lavoro svolto dall'avvocato Speranzoni e per la sentenza della Corte Costituzionale che proprio all'inizio della settimana ha sancito che se uno Stato si macchia di crimini di guerra o contro l’umanità, se lede e calpesta diritti inviolabili della persona garantiti dalla Costituzione il principio dell’immunità degli Stati dalla giurisdizione civile (quel principio, generalmente riconosciuto, che impedisce di agire in giudizio contro un Paese straniero) cede il passo alla necessità di tutelare diritti superiori.
L'avvocato Speranzoni ha quindi presentato il suo ultimo lavoro: "Le stragi della vergogna. Aprile 1944. I processi ai crimini nazifascisti in Italia" dove indaga il rapporto tra segretezza e trasparenza delle decisioni, rovistando nelle pieghe più nascoste dei crimini nazifascisti commessi in Italia nel 1944.
Si affronta il delicato tema dell’Armadio della vergogna e degli effetti che l’occultamento di centinaia di fascicoli di indagine insabbiati nel 1960 hanno prodotto nel faticoso percorso della giustizia, nella storia di migliaia di vittime civili e della società italiana. Le pagine di Speranzoni danno voce alle vittime, al loro racconto che da ricordo, attraverso l’esperienza di giustizia, diviene memoria pubblica.
C’è anche la voce dei nazifascisti. Per la prima volta vengono pubblicate intercettazioni telefoniche di ex nazisti,  intercorse tra il 2006 e il 2008, che hanno consentito di ascoltare il loro pensiero a distanza di decenni e di inchiodare alcuni di loro alle responsabilità penali per i crimini di massa allora compiuti. La prefazione è stata curata da Carlo Smuraglia, presidente dell’ANPI nazionale; la postfazione da Marco De Paolis, Procuratore militare della Repubblica di Roma.
Alle 10,45 si è svolto il corteo guidato dai Cadetti dell'Accademia Militare di Modena e dalla Banda musicale di Palagano fino alla chiesa parrocchiale. Sul sagrato vi è stato il ricordo del colonnello Giovanni Duca, medaglia d'oro al valor militare e la deposizione di una corona davanti al monumento che ricorda l'uccisione dei due ragazzi Aurelio Aravecchia e Dante Schiavone ad opera dei militi dieci giorni prima della strage del 18 marzo.
Alle 11,30 vi è stata la celebrazione della santa Messa animata dalla Corale palaganese; al termine la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria all'avvocato Andrea Speranzoni.



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