Una festa nata per uno scopo benefico: il ricavato è stato devoluto all'associazione S.C.I.L.L.A. e a suor Marry per la missione in Paraguay
di Gabriele Monti
Il 9 e 10 agosto scorsi, si è svolta a Palagano la prima Festa del Grano. Nata da un’idea di Danilo Bertelli che ha coinvolto subito i volontari dell’associazione S.C.I.L.L.A., è iniziata lo scorso anno in ottobre con l’aratura di un campo messo a disposizione dal parroco don Carlo, quindi è seguita la semina e, nel mese di luglio di quest’anno, la mietitura con una “mietilega” degli anni Settanta (che non ha sbagliato una legata, con grande orgoglio di Danilo).
L’iniziativa ha poi trovato conclusione con la trebbiatura, allestita in uno spiazzo del paese cui faceva da naturale balcone l'area dell'oratorio Santa Chiara, da dove la gente poteva osservare tutte le operazioni di trebbiatura, imballaggio della paglia, raccolta del grano, a distanza di sicurezza e fuori dalla polvere che sempre accompagna queste operazioni.
Il grano dopo essere stato trebbiato, veniva trasportato con i muli di Bruno in una piazzetta dell’oratorio dove era pesato con il “basco”, mondato con la “mundadura” (macchina di circa cento anni, rigorosamente mandata a mano); quindi macinato con un mulino a pietra e infine veniva fatto il pane. Ecco spiegato il titolo della festa: si è percorso tutto l’itinerario del grano dalla semina al prodotto finale che troviamo sulla nostra tavola tutti i giorni.
Bisogna dire che l’iniziativa è stata molto apprezzata, parecchi genitori hanno ringraziato per aver fatto vedere e capire ai propri figli da dove proviene il pane, che non si materializza dal nulla, ma che è il risultato di un lungo procedimento dove entra in ballo l’uomo, la natura e la tecnologia.
Questa festa è nata per uno scopo benefico, il ricavato infatti verrà devoluto alla S.C.I.L.L.A. e a suor Marry per la sua missione in Paraguay. Voglio sottolineare la grande e pronta risposta da parte di tutti coloro ai quali è stato chiesto di dare una mano, non faccio nomi perché rischierei di dimenticare qualcuno, lo si farà in altra sede, ma un grazie è doveroso a tutti. Come si è detto, è la prima festa del grano ed è stata la prima volta per tutti a cominciare dagli organizzatori, che non avevano mai lavorato insieme, dal gruppo impegnato a preparare i pasti in locali dove non avevano mai lavorato. Qualche intoppo c’è stato, era la prima volta, il prossimo anno, memori degli errori, cercheremo di fare meglio. Ancora un grazie a tutti.
Il 9 e 10 agosto scorsi, si è svolta a Palagano la prima Festa del Grano. Nata da un’idea di Danilo Bertelli che ha coinvolto subito i volontari dell’associazione S.C.I.L.L.A., è iniziata lo scorso anno in ottobre con l’aratura di un campo messo a disposizione dal parroco don Carlo, quindi è seguita la semina e, nel mese di luglio di quest’anno, la mietitura con una “mietilega” degli anni Settanta (che non ha sbagliato una legata, con grande orgoglio di Danilo).
L’iniziativa ha poi trovato conclusione con la trebbiatura, allestita in uno spiazzo del paese cui faceva da naturale balcone l'area dell'oratorio Santa Chiara, da dove la gente poteva osservare tutte le operazioni di trebbiatura, imballaggio della paglia, raccolta del grano, a distanza di sicurezza e fuori dalla polvere che sempre accompagna queste operazioni.
Il grano dopo essere stato trebbiato, veniva trasportato con i muli di Bruno in una piazzetta dell’oratorio dove era pesato con il “basco”, mondato con la “mundadura” (macchina di circa cento anni, rigorosamente mandata a mano); quindi macinato con un mulino a pietra e infine veniva fatto il pane. Ecco spiegato il titolo della festa: si è percorso tutto l’itinerario del grano dalla semina al prodotto finale che troviamo sulla nostra tavola tutti i giorni.
Bisogna dire che l’iniziativa è stata molto apprezzata, parecchi genitori hanno ringraziato per aver fatto vedere e capire ai propri figli da dove proviene il pane, che non si materializza dal nulla, ma che è il risultato di un lungo procedimento dove entra in ballo l’uomo, la natura e la tecnologia.
Questa festa è nata per uno scopo benefico, il ricavato infatti verrà devoluto alla S.C.I.L.L.A. e a suor Marry per la sua missione in Paraguay. Voglio sottolineare la grande e pronta risposta da parte di tutti coloro ai quali è stato chiesto di dare una mano, non faccio nomi perché rischierei di dimenticare qualcuno, lo si farà in altra sede, ma un grazie è doveroso a tutti. Come si è detto, è la prima festa del grano ed è stata la prima volta per tutti a cominciare dagli organizzatori, che non avevano mai lavorato insieme, dal gruppo impegnato a preparare i pasti in locali dove non avevano mai lavorato. Qualche intoppo c’è stato, era la prima volta, il prossimo anno, memori degli errori, cercheremo di fare meglio. Ancora un grazie a tutti.
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