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sabato 29 ottobre 2016

CONCORSO LETTERARIO "TERRE DI GUIDO CAVANI", 2016

Fatti e misfatti


Di Filippo Perini


La seconda edizione del concorso letterario “Terre di Guido Cavani”, che si è conclusa con la cerimonia di premiazioni il primo ottobre a Maranello, ha visto vincitrice Chiara Sbrissa, con il suo racconto "Primo giorno di primavera". L’ideatore del progetto, Moreno Coppedé, quest’anno ha saputo coinvolgere 199 partecipanti da tutta Italia; le sezioni erano due: oltre a quella generale, che raccoglieva racconti ispirati al tema “All’ultimo momento”, ne è stata pensata una anche per i più giovani, dal titolo “L’anno che verrà”. L’iniziativa ha mantenuto solide radici nel territorio dello scrittore da cui prende il nome ed è stata sostenuta da ben 13 comuni emiliani, tra i quali anche Palagano.
Abbiamo avuto occasione di fare alcune domande ad una delle partecipanti, arrivata seconda nella sezione dei giovanissimi: Giorgia Rinaldi.
Cosa ha ispirato il tuo racconto?
Il tema infatti non era semplice da tradurre in una storia. Il mio racconto, intitolato "Non so se sarà possibile", è stato influenzato dal mondo in cui vivo, in cui pessimismo e speranza si mescolano continuamente.
I fatti concreti e reali che mi circondano, le storie di vita di cui sono parte o che mi si offrono come spettatrice, sono ciò che ispira il mio scrivere.
Com’è nata in te la passione per la scrittura?
A dire il vero molto presto, infatti ho come modello una zia scrittrice, che mi ha sempre letto ciò che scriveva. Anche attraverso di lei e la sua testimonianza ho sempre dato molto valore alla “figura” dello scrittore.
Mi piace pensare che sia importante riuscire a far diventare un’idea storia e in questo modo coinvolgere molte persone.
Questo mi ha sempre fatto sognare su un futuro da scrittrice.
Come coltivi questa passione?
In primis leggendo, perché credo alimenti la creatività; e poi scrivendo: non sono sistematica, inizio storie che non hanno un incipit né un finale, ma che poi prendono forma col tempo e mentre divengono ciò che saranno. Mi butto sempre su nuove idee e cerco di dar loro una struttura; mi baso su ciò che mi circonda, su ciò che ho visto e sperimentato.
Cosa leggi in particolare?
Non ho un modello, ma leggo soprattutto poesia. Poco tempo fa ne leggevo una intitolata "La sabbia del tempo" e da lì mi è venuta una storia, incentrata su questo tema. 

Coppedè si è dichiarato "soddisfatto e molto entusiasta", per i risultati ottenuti e per la partecipazione che si è quadruplicata; sta già lavorando alla terza edizione del concorso che sarà incentrato sul tema “Quello che le donne non dicono” e avrà anche due nuove sezioni, dedicate agli ebook e ai cortometraggi.
 


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