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mercoledì 23 dicembre 2015

LA GRANDE GUERRA


Di Erminia Vezzelli

Sarebbe meglio intercedere verso la Madonna perché si evitino le guerre, tutte le guerre, anche quelle moderne demagogicamente intelligenti e pacifiche.


Le immagini religiose datate 1915, conservate da mia zia Nice Casolari novantacinquenne, riporta le invocazioni alla Madonna durante quella che si continua a chiamare enfaticamente la "grande guerra" invece di tragica guerra. Il regista Ermanno Olmi la racconta come una " grande truffa" nei confronti di milioni di giovani morti.
Sarebbe meglio intercedere verso la Madonna perché si evitino le guerre, tutte le guerre, anche quelle moderne demagogicamente intelligenti e pacifiche.
In Italia e all'estero si susseguono le Celebrazioni del Centenario. Pertanto convegni, mostre fotografiche, rappresentazioni teatrali, letture di trincea, cronache e lettere e testamento dal fronte, testimonianze , riflessioni su opere letterarie e figurative, visite ai sacrari, canti militari. Si rievocano la follia, la vanità personale dei comandanti, gli ordini di fucilazione insensati degli alti ufficiali, di quei combattenti, poveri diavoli, con la divisa sbagliata austro-ungarico! Non c'era bisogno della retorica del tempo circa il "lavacro del mondo" per " purificare" l'umanità. Coi tagli insensati alla cultura mancano i fondi per il restauro dei Sacrari militari per ricordare almeno decorosamente i nostri caduti. Ora la guerra si è evoluta, non si fa più in trincea, ora c'è la "guerra bianca", la "guerra pulita": quella dei droni. I piloti, pur teleguidando a distanza i killer volatili, soffrono della stessa patologia dei combattenti sul campo, in più il costo di vite umane è altissimo.
Le parole "guerra" e "pace", quasi onomatopeiche, sono inflazionate, ma la storia non può essere affidata solo e sempre alle guerre e ai fanatismi: strumenti ideali per distruggere il pianeta.
Claudio Magris ha scritto un potente romanzo sugli orrori della guerra, nel quale considera la storia "una crosta di sangue", una discarica di rifiuti che tutto lima, restaura, cancella.
Narra di un archivista di guerra, Diego de Henriquez, che morì nel '74 in un rogo misterioso che distrusse buona parte dei suoi cimeli. Voleva fare a Trieste un "museo della cattiveria" ritenendo la pace il bene più grande dell' umanità. Fu proprio durante la sanguinosa prima guerra che il Prof Abram Piatt Andrew, per salvare gli innumerevoli feriti, fece nascere a Parigi l'American Field Service, un servizio di ambulanze da cui poi l' Associazione Intercultura.
L'Associazione promuove scambi internazionali fra studenti, umanitarismo, riconciliazione, educazione alla convivenza nella diversità.
Nel ricordo della Grande guerra, l'Europa avrebbe qualcosa da raccontare ai popoli martoriato del vicino Oriente, fra complotti dai diversi volti ma con identica e costante degenerazione. La rivendicazione del diritto allo stesso territorio ad una "striscia", va avanti da oltre 64 anni, dal 1948!
Di fronte all'esodo planetario, pur auspicando che questi popoli possano vivere liberi nei propri paesi, il Papa invita a non aver paura delle società multietniche. Per la vecchia Europa i migranti sono una risorsa, ma i suoi confini reticolati e sbarrati, possono diventare per il Papa "frammenti", per il Presidente Mattarella "germi" della terza guerra mondiale.
Significativi sarebbero Musei dell'emigrazione nei porti italiani da dove sono partiti bastimenti carichi di disperazione e di riscatto.
La foto del piccolo Aylan ha commosso il mondo intero, ma per non cadere nella retorica pietistica ci sono i bambini sfruttati e schiavizzati nel lavoro minorile, le "paranze" della camorra; quelli più indifesi veri e propri strumenti dei "Signori" della guerra: utilizzati come bambini soldato arruolati come camicaze, traumatizzati e vittime di bombe e mine.
Cento anni di silenzio sugli orfani "erranti" del genocidio armeno, conseguenza della Grande guerra, allora in corso.
Alcuni anni fa un sparuto gruppo di deputati italiani avanzò una proposta rivoluzionaria battezzata l'esercito di ricostruzione, formata da manodopera qualificata per interventi di edilizia, agricoltura, sanità, istruzione. Doveva imporre con lo sviluppo sociale ed economico la democrazia: per una vera e non ipocrita missione di pace!
Scanzano in Basilicata, è la città testimonial della pace e dell'accoglienza. È stata visitata dal premio Nobel per la pace William Betty e personaggi dello spettacolo.
In molte località italiane e straniere marce di uomini e donne a piedi scalzi con le candele bianche simbolo di fratellanza e con i colori della pace contro il razzismo; le comunità di Sant'Egidio, impegnate nell'Ecumenismo.
Nel giugno scorso, il Papa ha scelto appositamente di visitare la Bosnia e l'Albania, auspicando che Sarajevo, crocevia di etnie e religioni diverse, possa diventare la Gerusalemme d'Europa. Il riscatto delle società sta nella cultura in tutte le sue forme. La cultura fa paura. Lo provano gli scuolabus degli studenti incendiati, l'orribile uccisione del grande archeologo Khaled Assad. La distruzione e i saccheggi di templi e siti archeologici come forma di autofinanziamento o per sfregio della civiltà e dell'idea stessa della storia.
È' importante che i giovani capiscano il valore dell istruzione e che magari ricordassero sulle loro t.shirt Mauro Savio, un attivista accademico statunitense, di origine siciliana, famoso per i suoi discorsi! Celebrare, non per emozionare, ma per costruire un futuro finalmente di pace. Esaltare e premiare sempre di più eroi civili e virtuosi che eroi di guerra! La storia è complessa e le fratture fra le popolazioni, rendono ancora difficili e dolorose la pacificazione tra le parti anche dopo cento anni. "Ubuntu" a tutti che nella lingua zulu vuol dire solidarietà, umanità.



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