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mercoledì 1 giugno 2016

AMBIENTALISMO



Di Francesco Discienza

Un principio fondamentale è quello di riconoscere, come proprio, la tutela dell’inalienabile diritto di ogni individuo, ad un’equa ripartizione delle risorse del nostro pianeta, nonché il dovere morale di ognuno di noi di garantire ai nostri simili, non solo contemporanei, ma anche futuri, la disponibilità di un capitale di risorse non inferiore a quello di cui la presente generazione può godere.
Per “risorse” si intendono non soltanto i beni economici, cioè quelli riconosciuti storicamente come scarsi (la terra, i suoi prodotti, i beni del sottosuolo, i mezzi di produzione e i capitali monetari), ma anche gli spazi vitali e i beni fino  ad oggi considerati non economici, perché considerati non scarsi (l’aria, l’acqua dei mari e dei laghi, gli animali e i vegetali).
Si considera altresì “risorsa” di interesse universale, e quindi da tutelare per questa e per le future generazioni, il patrimonio culturale  accumulato nel corso dei secoli da tutte le popolazioni della terra, a qualsiasi stadio di evoluzione esse si trovino o si siano trovate, in tutti i campi dello scibile umano. Infine, ma non ultima, si considera “risorsa” di interesse universale “il tempo” che deve essere disponibile a tutti in eguale misura, non solo per sopravvivere materialmente, ma per sopravvivere nel senso più pieno del termine, per partecipare con pieno diritto alle comuni scelte sociali, per crescere e realizzarsi nella propria umanità, secondo finalità e disegni da ciascuno liberamente scelti, ma perseguiti nel rispetto degli analoghi diritti dei propri simili ( la mia libertà finisce quando….). Si può ritenere che le risposte sociali sinora disponibili siano seriamente inadeguate a garantire l’equa ripartizione delle “risorse” nello spazio e nel tempo sopra auspicata, tanto più in presenza di un processo di crescita esponenziale (leggere il 29° giorno di Lestre Brawn) quale oggi ci troviamo a fronteggiare e che siano anzi in atto seri processi degenerativi tali da compromettere conquiste già consolidate, per lo meno in talune parti del globo: tra queste “la salute” e “l’equilibrio psico-fisico” degli individui nelle società industrializzate.
Riconosciuta la centralità e l’urgenza di questi problemi, ci si propone di dare un contributo alla loro soluzione, impegnandosi:
1) Ad approfondire lo studio delle problematiche relative alla salute ed all’ambiente, in tutte le loro implicazioni e livello sia locale che globale;
2) A divulgare le conoscenze acquisite nel modo più esauriente e nelle forme più consone a renderle accessibili e utilizzabili da tutti, indipendentemente dalla preparazione culturale, ciò nella consapevolezza che l’universalità dell’informazione è una premessa indispensabile alla realizzazione di una società realmente democratica e che, in questo campo, soprattutto per quanto riguarda i problemi della salute e dell’ambiente, esistono gravissime carenze;
3) Promuovere tutte quelle iniziative, sia a livello locale che generale, atte alla salvaguardia ed al miglioramento della salute e dell’ambiente.
Su questa terra c'è la certezza che esiste in abbondanza tutto il necessario per soddisfare le nostre esigenze; quello che invece non esiste è la possibilità di esaudire l'avidità che c'è in ognuno di noi.
Per questo non può essere proponibile nessun altro metodo se non quello che ci porta al recupero dell'originario equilibrio energetico spirituale dell'individuo, arginare la confusione derivante dal decadimento degli equilibri generali.
Quello attuale è un momento di paradossi: ovunque si hanno dimostrazioni di prove di ingegno e di ispirazioni molto importanti nel campo delle scienze, della cultura in generale, dell’arte, della medicina, ma anche di “evidente ignoranza e di idiozia”: da una parte possediamo delle risorse scientifiche estremamente importanti, dall’altra milioni di persone muoiono di fame o di guerre fratricide. Possediamo opportunità senza precedenti, ma siamo anche di fronte a minacce senza precedenti.                                 
P.S.
Possiamo confrontare le differenze fra ecologia e ecologismo, la prima è una scienza, la seconda è un’ideologia. Nella vita sono necessarie sia l’una che l’altra: entrambe servono per una civile convivenza.




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