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martedì 29 aprile 2014

LIBRI: DA FOSSOLI A MAUTHAUSEN, MEMORIE DI UN SACERDOTE NEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO NAZISTI


Ristampato il diario di don Sante Bartolai







In occasione delle celebrazioni per il settantesimo anniversario della strage nazifascista di Monchio, Costrignano, Susano e Savoniero è stata pubblicata, a cura dell'Istituto Storico di Modena, una riedizione di "Da Fossoli a Mauthausen": "...il racconto della lunga prigionia fatto di violenza e di umiliazioni ma anche dalla grande forza d'animo e dalla fede che hanno consentito a don Sante di resistere (...) fino alla liberazione del campo l'8 maggio 1945" (Fabio Braglia, "Presentazione"). Don Sante, nell'epilogo delle sue memorie, scriveva: "A ventun anni di distanza pubblico queste pagine che ormai hanno il sapore delle cose passate. Rileggendole, mi sembra di rivivere un sogno lontano, che non ha più nulla in comune con la realtà presente. La mia vita ha ripreso il suo ritmo febbrile, in questo dinamico periodo. Da vent'anni sono parroco di Savoniero, la borgata di Val Dragone, dove portai i due fascisti feriti, nello scontro con i partigiani in quel drammatico pomeriggio del 9 marzo 1944, e donde mi spinsi a Montefiorino, il luogo della mia seconda decisiva cattura. Un insegnamento profondo ho tratto dalle sofferenze della prigionia: donare la mia vita, che miracolosamente ho salvato nei campi hitleriani, per il trionfo dei valori supremi dell'uomo: la religione, la libertà, la giustizia. Chi più da vicino sperimentò gli orrori indicibili di una forsennata dittatura ha il diritto di esporre a nudo lo stato d'imbruttimento, cui la dittatura riduce l'uomo dove riesce a stritolarne la libertà. Che il mio racconto sia veritiero, possono testimoniarlo centinaia di migliaia di sventurati, che furono internati come me, tra i fili spinati dei campi tedeschi. Vorrei che ogni lettore potesse dire di questo piccolo volume, ciò che il cappellano militare americano affermò della fotografia, fattami innanzi alla baracca-ospedale di Ebensee, il giorno della mia liberazione: "Anche questo servirà per la buona causa". (Don Sante Bartolai, maggio 1966).

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