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mercoledì 11 novembre 2015

L'ARTE AL SERVIZIO DELLA COMUNITA' - ORESTE RICORDATO CON UN MURALES

















«[…] non mi sono mai reso conto, per esempio, di quanti visi ci sono. Di uomini ce n’è una quantità, ma di visi molti di più, perché ogni uomo ne ha parecchi. Ci sono persone che portano un viso per anni, è naturale che lo logorino, diventa sporco, cede nelle pieghe, si trasforma come un guanto calzato in viaggio. Persone econome, semplici; non lo cambiano, non lo fanno neppure pulire. “Va abbastanza bene” affermano, e chi può loro provare il contrario? Certo ci si domanda, poiché hanno parecchi visi, che ne fanno degli altri. Li mettono da parte. Li porteranno i loro figli. Ma accade pure che con quei visi ci escano i loro cani. Perché no? Un viso è un viso».

(Rainer Maria Rilke, I quaderni di Malte Laurids Brigge, p.11)


Il “Collettivo FX” attraverserà tutt’Italia in venti tappe, con un progetto artistico che ha coinvolto anche Palagano; “Dietro ogni matto c’è un villaggio” è un’iniziativa che nasce per riunire la comunità attorno ad un ritratto che, in qualche modo, accomuna tutti. Per far parlare e, forse, spettegolare circa la vita e gli aneddoti di quel “matto” - bonariamente parlando - conosciuto da tutti, direttamente o per fama. L’amministrazione comunale, insieme a Guido e Cristina, ha pensato anche al nostro paese, tradizionalmente abitato da “matti” di ogni sorta e ha scelto di raffigurare Oreste Gianaroli, palaganese per adozione e ricordo vivo – per i motivi più svariati – nella memoria di ognuno.
FX si propone di «inquinare il cemento armato» e, così facendo, tutelare il aesaggio della Nazione. Il collettivo nasce a Reggio Emilia nel 2010, con l’obiettivo di incrementare il patrimonio storico-artistico dell’Italia, senza creare qualcosa di nuovo, ma intervenendo nel territorio per modificarlo migliorandolo. L’intento è infatti quello di operare nelle periferie delle città, o comunque nelle zone in cui le attività artistiche sono meno sviluppate, dove le idee non si trasformano in opere d’arte e dunque mancano di vitalità.
Anche per Palagano è stato pensato un intervento artistico, che si inserisce in questo progetto a tappe: dopo l’ecologista Hans Cassonetto a Bolzano e il musicista Genesis a Mantova è toccato ad Oreste del “Monte” di Palagano. 
Il murales che lo ritrae è stato realizzato da Simone di FX in un paio di giorni e lo svolgimento del lavoro ha raccolto diversi passanti, interessati e incuriositi, che hanno cicalato almeno un po’ sul “buon Oreste”. Riconosciuto dai più e ricordato da tutti, Oreste ha costituito il pretesto per uno scambio di ricordi, e per l’ammirazione nei confronti dell’opera d’arte che ora decora il Teatro comunale del paese. 

«Girava il centro e la periferia
con lo "scardazzo" Oreste Gianaroli
tutti lo salutavan sulla via
di lana e crine discioglieva "i boli"
l'epigrafi dai mur strappava via
con sagaci commenti e strani voli.
Un giorno che pranzava a casa mia
dal salame i "lardini" tolse via!»
(di Bruno Ricchi, pubblicata su La luna nuova, 42, 2013)

Così lo ha ricordato Bruno Ricchi, ma anche Silvano Braglia gli ha dedicato una poesia, dalla quale sono stati tratti i versi scritti a fianco del murales. Una personalità, dunque, o un’ “istituzione” – come è stato scritto – che da ora, ancor più difficilmente, sfuggirà dalla memoria paesana.




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